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Come gestire i pannolini lavabili in inverno?

Esistono accortezze particolari nell’uso dei pannolini lavabili in inverno? Questo è uno dei dubbi che assale le mamme che mi contattano per il noleggio dei pannolini o perché vorrebbero saperne di più. L’inverno, anche in ambito babywearing (babywearing invernale), crea non poche ansie alle famiglie, dovute anche ad una parte organizzativa, oltre che alla cura dei propri piccini. Vediamo insieme in che modo utilizzare al meglio i pannolini lavabili anche nella stagione invernale, continua a leggere e ti svelerò tutti i segreti!

Come asciugare i pannolini lavabili in inverno?

Il grande cruccio dell’arrivo del freddo con i pannolini lavabili è fondamentalmente uno: l’asciugatura. Se in estate basta un’occhiata di sole per i pannolini pieghevoli e qualche oretta di pazienza per i fitted, ecco che in inverno, specie se viviamo in una zona umida, diventa tutto infinito.

Tranquilla: i pannolini asciugheranno lo stesso, semplicemente ci vorrà più tempo. 

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Piccolo trucco per velocizzare il processo: tutto ciò che non contiene PUL, quindi pannolini pieghevoli, fitted e inserti, può tranquillamente essere esposto a fonti di calore diretto. Puoi quindi stendere su termoarredi, mettere gli stendini davanti a caminetto/stufa, ecc . Se hai il riscaldamento a pavimento, sorry, in questo non aiuta. I gusci esterni di pocket e AI2, le cover e gli AIO dovranno invece essere tenuti vicino a fonti di calore ma non a contatto diretto, quindi banalmente li puoi mettere su uno stendino vicino al calorifero.

Ma mi serve l’asciugatrice?

So che si tratta di quantità di panni piuttosto consistenti e spesso i caloriferi non bastano, quindi la grande domanda è: ma mi serve l’asciugatrice? Io ti rispondo: dipende.

Se prima di utilizzare i PL possedevi già un’asciugatrice per il tuo bucato invernale e autunnale, allora sappi che con i lavabili puoi tranquillamente farne uso, di nuovo, con tutto ciò che non contiene PUL: fitted, pieghevoli e inserti. Sappiamo ovviamente che l’asciugatrice tende a rovinare i tessuti sul lungo termine e che comunque ha un impatto ambientale considerevole. Dall’altro lato ha il vantaggio di rendere morbidissimi i capi, e nei pannolini lavabili, specialmente in quelli in tessuti naturali, la differenza si sente moltissimo.

Se prima dei PL riuscivi a fare a meno di questo elettrodomestico, io ti sconsiglierei di acquistarlo solo per i pannolini, che comunque userai per un periodo limitato di tempo nella vita del tuo bambino. Puoi piuttosto pensare di lavarli più di frequente, quindi anziché fare magari 3 lavatrici a settimana per i PL farne 4 (tanto sappiamo che la parte di lavatrice dedicata esclusivamente ai PL è il risciacquo iniziale e poi ci si porta avanti con il proprio bucato, aggiungendo alla lavatrice altri capi da lavare insieme ai pannolini, ottimizzando così i tempi e ammortizzando l’impatto ambientale).

Più pannolini meno stress… ambientale

Per gestire al meglio la tua scorta di pannolini lavabili in inverno, potresti anche valutare l’acquisto di un paio di pannolini in più piuttosto, in modo da avere il cuscinetto di sicurezza qualora tu rimanessi senza; e in tal caso ti consiglio di andare sulle mussole, e magari ne hai già tra tutte quelle che ti hanno regalato per la nascita del tuo piccolo, e magari sono così tante che molte giacciono inutilizzate. Indipendentemente dalla loro misura, puoi piegarle e adattarle per farle diventare dei pannolini, e, indovina un po’? Sono la tipologia con i tempi di asciugatura più brevi in assoluto.

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L’inquinamento da microplastica

Voglio condividere con te un inciso sull’asciugatrice, che certo è comoda ma da uno studio recente del professor Kenneth Leung del State Key Laboratory of Marine Pollution,  in associazione con il dipartimento di chimica della City University di Hong Kong, emerge che ci troviamo  di fronte ad un pesante esempio di inquinamento da microplastica.

Già durante il lavaggio in lavatrice le microfibre si staccano dai capi d’abbigliamento, entrando nei sistemi di acque reflue e quindi raggiungendo  il mare.

Per capire dunque quale fosse l’impatto delle asciugatrici, i ricercatori hanno effettuato diverse prove.

Hanno  asciugato fibre diverse in un’asciugatrice che portava all’esterno il risultato della sua centrifuga. Hanno così raccolto le particelle e hanno potuto stimare quanti MILIONI DI MICROFIBRE vengono rilasciate all’anno, definendo un range che va dai 90 ai 120 milioni per asciugatrice!

Quindi, da madre di famiglia con tre figli piccoli che vive sul lago di Como con un tasso di umidità del 42534% posso capire tranquillamente quanto l’asciugatrice sia comoda, ma se proprio serve cerchiamo di usarla moderatamente.

Il cambio fuori casa in inverno

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Per il cambio fuori casa in inverno non c’è molto da dire di diverso rispetto ai pannolini usa e getta, se non il ricordarti di portare sempre la wet bag per riporre i pannolini sporchi. Il consiglio è sempre di cercare un posto comodo, possibilmente non troppo freddo! Per fortuna sempre più ristoranti e bar si stanno dotando di bagni con area cambio pannolini.

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Ciao, sono Giada Roncoroni, infermiera specializzata in allattamento al seno, consulente babywearing e titolare di una pannolinoteca lavabile. Sono libera professionista e mamma di tre bambini piccoli. Scopri sul mio sito come posso aiutarti nel tuo percorso sulla strada della genitorialità