L’incremento del numero di donne che decidono di rimandare ad oltre i 30 anni la prima gravidanza e l’avanzamento delle tecnologie per trattare l’infertilità hanno contribuito all’aumento delle gravidanze multiple. I dati dimostrano che le donne di due o più gemelli desiderano allattare al seno nelle stesse percentuali delle donne con gravidanze singole. Come gestire l’allattamento dei gemelli?
Se sei giunta qui perché sei incinta di due o più bambini, voglio iniziare rassicurandoti: è possibile allattare esclusivamente al seno dei gemelli. Naturalmente, come ogni cosa che riguarda i bambini assicurarci di ascoltare e accoglier ei loro bisogni primari, in modo che possano sentirsi rassicurati dal calore e dal contatto.
Allattamento gemelli al seno
La letteratura ci riporta dati di madri di gemelli quadrigemini che hanno allattato per più di un anno; il corpo di una madre di gemelli è in grado di produrre il latte necessario per due fino a cinque figli. Anzi, l’allattamento al seno è doppiamente importante per i gemelli in quanto sono più a rischio di parto prematuro, necessitano dunque di una maggiore copertura immunitaria, e attaccare i bambini al seno è un bel modo per permettere alla mamma di stringere una relazione intima con ognuno dei suoi bambini singolarmente.
Tre regole base per allattare i gemelli:
- cuscini, sempre e ovunque, in modo che tu possa essere comoda e rilassata mentre allatti;
- non considerare i tuoi bambini come un tutt’uno, nemmeno durante l’allattamento, ma come due persone diverse una dall’altra, e che possibilmente avranno due diverse attitudini al seno.
- Ultima regola, ma la metterei al primo posto: fatti aiutare. Questa è una cosa a cui puoi pensare già in gravidanza, ed è un consiglio valido per qualunque puerpera, a maggior ragione per una che si ritrova ad avere a che fare con più neonati insieme; attivati a chiedere supporto ad amici, genitori, suoceri, vicini di casa. So che viviamo in un contesto sociale in cui sembra che chiedere aiuto significhi mostrarsi deboli e sia necessario vergognarsene, ma spesso invece le persone sono felici di ricevere richieste di aiuto e ben disposte a fornirlo.

Gemelli a termine o late-preterm
Per gemelli late-preterm si intendono quei bambini nati prematuri ma piuttosto vicini al termine, ovvero tra le 34 e le 36+6 settimane di gestazione, mentre per bambini a termine si intendono nati oltre le 37+0 settimane.
I gemelli hanno le stesse necessità di qualunque neonato sano a termine. Ciò che cambia è il ruolo della mamma, che può essere percepito come più complesso perché si ritrova ad affrontare le esigenze di più neonati contemporaneamente. Le gravidanze multiple tendono più delle singole a presentare complicazioni gestazionali, oltre a terminare nella maggior parte dei casi con un taglio cesareo e dunque la mamma potrebbe necessitare di più tempo di riposo nel post parto ( in realtà in questo l’allattamento gemellare può giocare a favore della madre perché allattare più bambini comporta più tempo da passare seduta o sdraiata).
Non esistono regole fisse nei primi approcci al seno di due o più gemelli
L’allattamento dei gemelli è anche una cosa personale. Ci sono madri che sono ansiose di provare subito ad allattare contemporaneamente due bambini, cosa che sicuramente presenta il vantaggio di risparmiare tempo, ma che può essere fisicamente complicato, soprattutto se sei alla prima esperienza di allattamento.
Per mia esperienza professionale, posso consigliarti di iniziare attaccando al seno un bambino alla volta, chiedendo, mentre sei ricoverata, che dell’altro (o degli altri) si occupino le infermiere del nido per il tempo necessario a nutrire il bambino che hai tra le braccia. Una volta che ti sarai impratichita con l’allattamento di un bambino, potrai passare ad attaccarli contemporaneamente, oppure no. Ci sono madri di multipli che preferiscono continuare per tutto il percorso ad allattare un bambino alla volta.
Se i gemelli sono in terapia intensiva neonatale
Se i tuoi bambini dovranno trascorrere del tempo in terapia intensiva neonatale (cosa molto frequente nei neonati gemelli), allora è molto importante che tu proceda a stimolare manualmente il seno nei primi due giorni e che poi passi all’utilizzo del tiralatte ospedaliero, ogni due ore circa di giorno e ogni tre ore di notte idealmente, in modo da stimolare la montata lattea e permettere a te o alle infermiere della TIN di somministrare tramite finger feeding (ovvero una siringa senza ago contenente il tuo latte, fatta ciucciare dal bambino mentre contemporaneamente ciuccia il dito della mamma o dell’operatore sanitario) o biberon (ma sarebbe di gran lunga preferibile il finger feeding) il tuo latte ai bambini.

Come dicevamo prima, per i neonati in TIN è molto importante poter beneficiare della copertura immunitaria del latte materno. Qualora solo uno dei tuoi bambini fosse stabile e in grado di stare in stanza con te, ti incoraggio ad attaccarlo al seno e intanto tirare il latte per il suo gemello in TIN. La tecnica migliore per ottenere la massima stimolazione del seno e il massimo quantitativo di latte possibile, è chiamata hands-on-pumping.
Gemelli pretermine o con complicanze patologiche
Quando i bambini di gravidanze multiple nascono pretermine o hanno complicanze mediche di altro tipo, l’approccio diretto al seno potrebbe essere rimandato per settimane. In tal caso, l’ideale è che tu inizi a stimolare il seno entro due ore dal parto; qualora anche tu fossi andata incontro a complicanze, ti suggerisco di chiedere il supporto di un operatore o un famigliare in questo.
La parola d’ordine, in questo caso, è la kangaroo mother care, ovvero il contatto pelle a pelle che viene sempre molto incoraggiato nell’ambito dei neonati ricoverati in patologia neonatale. Più a lungo riuscirai a rimanere a contatto con i tuoi bambini, migliore sarà l’outcome per entrambi, e non solo in termini di allattamento, ma di adattamento alla vita extrauterina. Si possono tenere insieme due o più bambini pelle a pelle sotto i vestiti, oppure contemporaneamente tu e il tuo partner potrete avere un bambino a testa (il beneficio del pelle a pelle si ha anche con il papà). Considera che anche i bambini intubati possono essere tenuti pelle a pelle, gli operatori delle TIN sono generalmente molto ben istruiti a tal proposito: le ricerche supportano l’importanza dell’immediato e prolungato, quasi 24 ore al giorno, skin to skin per neonati vulnerabili.
In un primo momento di iniziale stimolazione, potrebbe essere necessario introdurre del latte aggiuntivo per i tuoi bambini, fino al raggiungimento della produzione adeguata da parte tua. E a tal proposito le TIN offrono una grandissima ricchezza, ovvero la banca del latte: latte di madri donatrici che viene congelato e conservato apposta per i prematuri. In mancanza momentanea di disponibilità di latte della propria mamma, per i neonati ricoverati in TIN il latte di donatrice è di gran lunga preferibile a quello vaccino adattato (la cosiddetta formula artificiale).
E cosa succede a casa?
Una volta rientrata a casa con i tuoi bambini, vale a maggior ragione la regola del farti aiutare dai tuoi famigliari e amici. La tua vita inizialmente ruoterà intorno all’allattamento dei gemelli, al riposo e al prenderti cura dei tuoi bambini. Organizzati già in gravidanza per sapere chi si occuperà di stare dietro alla tua casa, alla preparazione dei pasti e al supporto nel cambio dei pannolini. Se non hai amici e famigliari vicini, ti invito a considerare la possibilità di assumere una donna delle pulizie almeno per la prima settimana di rientro dall’ospedale, in base alle tue possibilità economiche.

Se l’allattamento dei gemelli sembrarti troppo faticoso, puoi organizzarti in modo da avere una scorta di latte tirato da far somministrare a qualcun altro ad uno o entrambi i tuoi bambini, per alcuni momenti della giornata.
Non essere troppo severa con te stessa!
Concludo questo articolo con una nota di incoraggiamento a non essere troppo severa con te stessa: allattare due o più bambini può essere molto sfidante, come può esserlo allattarne uno, ma a maggior ragione. Creati delle aspettative iniziali, informati più che puoi durante la gravidanza, ma sii flessibile con te stessa nel post parto. Se dovesse essere necessario avvalersi della formula artificiale, sarai un’ottima mamma, come lo sarai se allatterai esclusivamente al seno quattro gemelli, come lo sarai se fin dall’inizio sceglierai di non allattare del tutto al seno. Se allattare è un tuo desiderio, ricorda che l’allattamento non deve necessariamente essere tutto o niente, ma che tra il bianco e il nero di sfumature ce ne passano davvero tante.
Ciò che puoi fare ora è informarti, e possibilmente contattare già un professionista che sia disponibile per te anche nel dopo parto, in modo da poterti guidare in ogni step e rispondere ai tuoi dubbi perché purtroppo in Italia abbiamo delle grandi lacune dal punto di vista della preparazione del personale ospedaliero in ambito di allattamento. Se hai bisogno di una mano o se vuoi schiarirti le idee già in gravidanza, scopri le mie consulenze sull’allattamento.