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Pannolini lavabili: ma tu sei matta!!!

  • Categoria dell'articolo:Pannolini lavabili
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Tendenzialmente la prima reazione a cui andiamo in contro quando, magari con il sorriso, annunciamo ad amici e famiglia che vorremmo utilizzare i pannolini lavabili, è proprio questa: ma tu sei matta! Soprattutto se parliamo con donne appartenenti alle generazioni precedenti. E magari ci rimaniamo pure male, perché noi partivamo cariche di entusiasmo e convinte di fare qualcosa di bello per noi stesse, i nostri figli e il mondo.

Vorrei spiegarti perché spesso ci scontriamo con questa reazione, e come possiamo spiegare anche agli altri che è una paura infondata.

I pannolini lavabili hanno una storia, ci hai mai pensato?

Sessant’anni fa i pannolini lavabili erano l’unica scelta disponibile, ed erano composti da ritagli di tessuti leggeri e naturali. Avevano il grande svantaggio di essere poco assorbenti, e soprattutto, dovevano essere lavati alle condizioni del tempo. Perché sì, le lavatrici esistevano, ma erano ancora considerate
un lusso per l’alta società, e la maggior parte delle donne lavava tutto a mano.

Mi è capitato di sentire racconti di donne che andavano al fiume in pieno inverno a lavare i pannolini dei piccoli, mentre a volte non venivano lavati proprio, ma solo stesi ad asciugare su varie fonti di calore in casa, con le conseguenze igieniche e di odore persistente nelle case, che possiamo immaginare.

In una condizione del genere non è difficile capire come l’avvento dei pannolini usa&getta sia stato considerato una manna dal cielo e la naturale evoluzione verso i tempi moderni. È per questo che oggi, se parliamo alle nostre nonne di pannolini lavabili, la maggior parte delle volte la reazione è il nostro caro: ”Ma tu sei matta!”. E spesso molte famiglie sono bloccate nella volontà di iniziare questa avventura proprio nell’idea di dover passare le giornate a lavare e stendere pannolini (non è così e se ti senti bloccata scopri le mie consulenze sui pannolini lavabili).

3 Super motivi per scegliere i pannolini lavabili

Ma il fatto è che anche l’offerta del mercato dei pannolini lavabili si è evoluta ed adattata alle richieste contemporanee, creando modelli rapidi esattamente quanto gli usa&getta, nonché una grande varietà di tipologie tra cui scegliere, proprio nell’idea di alleggerire il carico di lavoro delle famiglie.
Ti sei mai chiesta perché, invece, è davvero una buona idea usare i pannolini lavabili?

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Se stai leggendo questo articolo sono sicura di sì, e la risposta più ovvia è che così facendo andiamo ad evitare di contribuire all’espansione delle isole di plastica che galleggiano nei nostri oceani, cosa che faremmo producendo circa 50 pannolini di plastica a settimana, per i primi due anni (almeno) di vita di ogni nostro figlio.
Ma, in realtà, ci sono tre ottime ragioni per scegliere i pannolini lavabili: appunto ambientale ed ecologica, sanitaria, ed economica.
Andiamo ad analizzarle insieme.

1 Per l’ambiente

Non si può negare che sia pannolini usa e getta che lavabili abbiano un impatto sull’ambiente, se analizziamo il ciclo di vita del singolo prodotto. In effetti gli studi dimostrano che l’impatto ambientale in fase di utilizzo delle due diverse tipologie di pannolino è più o meno equivalente, anzi i lavabili sarebbero più impattanti, poiché richiedono una fase di lavaggio in lavatrice. Ma se prendiamo in considerazione tutto il ciclo di vita del pannolino, ecco che le fasi di produzione e di smaltimento degli usa e getta hanno una sostanziale differenza nell’aumento del surriscaldamento globale rispetto ai lavabili.

Le fasi critiche sono quelle di raccolta e produzione dei materiali costituenti i pannolini e quella di smaltimento del rifiuto una volta terminato l’uso.
Gli usa e getta finiscono infatti nei rifiuti solidi municipali, dove creano un consistente problema di spazio (in Italia si stimano circa 172 000 tonnellate annue, ovvero 614 000 m cubi di volume in discarica), di decomposizione (se pensiamo che i primi pannolini u&g sono nati negli anni ’70 e che il tempo di decomposizione stimato è di circa 500 anni: significa che OGNI pannolino mai prodotto è ancora là fuori, e ci resterà ancora per centinaia di anni, ma non è possibile sapere di preciso quanto), e di contaminazione ambientale (lo sapevi che l’indicazione corretta dello smaltimento delle feci nei pannolini sarebbe quella di disperderle nelle fogne, e quindi buttarle nel WC e separatamente gettare in pattumiera il resto del pannolino? Scommetto che non te lo aveva mai detto nessuno!).

Ad oggi è però difficile trovare studi dettagliati e con conclusioni esaustive, poiché la maggior parte di essi nei confronti prende in considerazione solo una delle fasi del ciclo vitale del prodotto, risultando quindi un’analisi parziale dell’impatto ambientale. Quel che è certo è che utilizzando i pannolini lavabili si è più padroni della situazione, poiché si può scegliere di ridurre ulteriormente l’impatto ambientale utilizzando determinati prodotti per il lavaggio, lavando il meno possibile ad alte temperature, scegliendo di acquistare usato piuttosto che nuovo, ecc.

2 Per il benessere dei bambini

A meno che non si sia attenti a questo aspetto o non si pratichi elimination communication, possiamo calcolare che il nostro bambino passerà 24 ore al giorno con la pelle dei genitali esterni, natiche, fianchi e cosce a contatto con il pannolino per i primi 2 anni abbondanti della sua vita.

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Di che cosa è fatto il pannolino usa e getta?

Se parliamo di usa&getta troviamo solitamente quattro strati di materiali prodotti a partire dal propene e dal polietilene, le due materie plastiche più usate al mondo. Una combinazione di impermeabilità esterna e grande capacità di assorbire e stoccare liquidi interna. In molte marche di pannolini usa e getta allo strato più interno, quindi quello a contatto diretto con la pelle, vengono aggiunti aloe e profumazioni.
In molte marche di pannolini anche piuttosto famosi sono state trovate tracce di diossina, un prodotto del processo di sbiancamento di alcuni strati del pannolino, nonché una sostanza molto tossica, classificata come cancerogena. Tuttavia gli studi affermano che le quantità di questo materiale all’interno dei pannolini usa e getta è talmente bassa da non comportare alcun rischio per la salute. Per questo motivo, se non si desidera prendere in considerazione l’uso dei pannolini lavabili, si dovrebbe optare per degli usa& getta privi di cloro, profumazioni, ftalati e disegni colorati.

Di che cosa è fatto il pannolino lavabile?

I pannolini lavabili, invece, sono costituiti da tessuti di derivazione vegetale, animale, o sintetica. Lo strato esterno impermeabile è costituito solitamente da PUL (Poliuretano Laminato) o TPU (Poliuretano Termoplastico), mentre gli strati interni assorbenti possono essere fatti di cotone, bambù, canapa, microfibra o varie combinazioni tra questi elementi. Tessuti che spesso presentano certificazioni, tra cui la più comune e conosciuta è la OEKO-TEX, che documenta l’assenza di sostanze dannose per l’organismo all’interno del prodotto certificato. Se tali indicazioni sono presenti sui tessuti del pannolino, possiamo essere tranquilli sull’impatto sanitario del prodotto.

3 Per le tasche

La spesa iniziale per l’acquisto di un parco pannolini lavabili può sembrare un piccolo investimento, è vero, ma andiamo a fare un rapido calcolo di come questa spesa viene ampiamente ammortizzata nel tempo. Consideriamo un uso quotidiano di pannolini nei primi 2,5 anni di vita del bambino (età
media a cui si abbandona il pannolino), con 10 pannolini al giorno nel primo mese di vita a scalare fino a 5 dopo i 2 anni, per un totale di circa 5500 pannolini usati per ogni figlio. Prendendo d’esempio il costo a pannolino un brand di usa&getta molto noto e gettonato in Italia, abbiamo un
costo di 0,24 euro a pannolino. Totale spesa per i 5500 pannolini circa che avevamo calcolato: 1320 euro per figlio.

Da aggiungere eventuali salviettine usa&getta, spesso usate nei cambi sia in casa che fuori, e creme cambio. Ovviamente sono stime indicative perché la cifra può variare molto in base alla marca di pannolini scelta e all’età in cui si toglie definitivamente il pannolino al bambino. Inoltre potresti anche pensare ad un servizio di Noleggio di pannolini lavabili, che ti consente di provarli prima del vero e proprio acquisto, risparmiando tempo e denaro.

Ecco dunque che abbiamo tre validissime ragioni supportate da studi per scegliere un’alternativa più ecologica e salutare per i nostri bambini.

Matta a chi?

Per concludere, spero di averti fornito nuovi spunti di riflessione e dei validi argomenti per rispondere alla prossima persona che ti dirà che sei matta. ricorda che le persone si lanciano in giudizi frettolosi, tante volte senza malizia, ma perché non dispongono di informazioni corrette!

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Ciao, sono Giada Roncoroni, infermiera specializzata in allattamento al seno, consulente babywearing e titolare di una pannolinoteca lavabile. Sono libera professionista e mamma di tre bambini piccoli. Scopri sul mio sito come posso aiutarti nel tuo percorso sulla strada della genitorialità